Volevo solo entrando qua, tastare il polso del paese,
sapere a che punto stanno le cose.
Il carcere è sempre stato e sempre sarà la febbre
che rivela la malattia del corpo sociale.
Goliarda Sapienza
Dal 2008 Metropopolare opera stabilmente all’interno della Casa Circondariale La Dogaia di Prato. Qui ha creato un laboratorio permanente di ricerca e produzione teatrale a cui lavorano attori detenuti e artisti del collettivo. Inoltre ospita spettacoli, concerti, laboratori, incontri e proiezioni aperti ad un pubblico misto di cittadini esterni e popolazione detenuta. Attualmente Metropopolare fa parte del Coordinamento Regionale Teatro in Carcere ed è membro attivo del Coordinamento Nazionale Teatro in Carcere.
Il laboratorio di formazione teatrale permanente è l’asse portante dell’attività della compagnia. È condotto da Livia Gionfrida con il supporto degli operatori di Metropopolare e di qualificati operatori esterni. Nel corso degli anni è stato sviluppato un metodo di lavoro collettivo che parte dal corpo e dall’esperienza biografica, per agire sulla creazione, l’iniziativa e la produzione di ogni partecipante. Su questo si innesta lo studio e l’approfondimento dei periodi, delle scuole, delle tecniche e degli autori.
Il progetto di teatro in carcere a Prato prevede momenti di Alta Formazione con artisti (attori, registi, danzatori) di comprovata fama nazionale ed internazionale. Gli artisti sono ospitati dalla compagnia e conducono workshop aperti ai detenuti partecipanti al laboratorio.
Dal 2016 gli incontri si svolgono in collaborazione con il Teatro Metastasio di Prato. Nel corso degli anni, dal 2014, sono stati ospitati Roberto Latini, Arianna Scommegna, Fausto Russo Alesi, Luigi Lo Cascio, Oscar De Summa, Massimiliano Civica, Rossana Gay, Paolo Gruni, Tindaro Granata, Saverio La Ruina, Daniele Timpano e Elvira Frosini, Lino Musella, Antonio Rezza e Roberto Abbiati e i coreografi e danzatori Deborah La Mantia, Jacopo Jenna, Claudia Catarzi, Leonardo Diana, Michela Lucenti..
Molti dei nostri spettacoli sono nati in carcere e coinvolgono in scena attori detenuti e attori professionisti.
All’interno del percorso di formazione è di fondamentale importanza la creazione di una cultura teatrale e di una consapevolezza dell’utilizzo dei mezzi espressivi. Per questa ragione nel 2014, in accordo con la Direzione e con l’Area Educativa del carcere di Prato, Metropopolare ha creato il progetto Invito a Teatro. Questo prevede la concessione di permessi di uscita speciali ai detenuti che partecipano al laboratorio al fine di assistere agli spettacoli teatrali dei principali teatri del territorio.
Al momento sono attive collaborazioni con Teatro Metastasio di Prato, Teatro della Pergola di Firenze, Teatro Cantiere Florida di Firenze e Teatro dell’Opera di Firenze.
Ogni uscita è preceduta da un incontro introduttivo alla visione in cui si affrontano elementi di Storia del Teatro.
Dopo anni di tenace attività e grazie alla collaborazione dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Prato e della Regione, ma soprattutto della Direzione, dell’area Educativa e degli agenti della C.C., siamo riusciti a sviluppare l’idea di carcere aperto ad eventi culturali che non siano occasionali o limitati alle produzioni che la nostra compagnia.
Si è fatta strada l’ipotesi di un cantiere culturale che possa anche ospitare artisti e pubblico con più eventi durante tutto l’anno.
Oltre a spettacoli teatrali, dal 2014 organizziamo eventi musicali destinati alla popolazione detenuta e al pubblico esterno. Abbiamo ospitato Paolo Benvegnù e Andrea Franchi, Peppe Voltarelli, Bobo Rondelli, Alessandro Mannarino, I Gatti Mezzi, La Band del Brasiliano, Il Quinto Elemento, Shel Shapiro e l’Orchestra Multietnica di Arezzo, Extra-Liscio e la Magical Mystery Orchestra diretta dal Maestro Riccardo Galardini.
Anche i poeti hanno una loro legge è una rassegna di teatro e poesia che ha l’intento nella sua prima edizione di gettare un ponte tra gli spazi di reclusione del carcere di Prato, dove Metropopolare opera da 13 anni, e la comunità esterna.
Sono stati organizzati incontri con autori e poeti, concerti, spettacoli, azioni urbane, laboratori rivolti a detenuti, pubblico esterno e scuole.
Tra gli artisti coinvolti: Mariangela Gualtieri, Franco Arminio, Giovanni Truppi, Rita Frongia, Manuela Dago, Peppe Voltarelli, Francesca Genti.
Libertà e sogno, corpo presente e capitalismo, poesia come cura e antidoto alla violenza: questi i temi affrontati da Ottobre a Dicembre 2021 presso il carcere La Dogaia, il teatro Magnolfi, Palazzo Pretorio e gli Ex Macelli.
Ad indicare il luogo da cui parte questa riflessione, nel mese di novembre sono stati affissi a Maliseti, la periferia di Prato che ospita il carcere, una serie di manifesti poetici realizzati dai detenuti insieme agli artisti coinvolti, in un messaggio di integrazione e rigenerazione urbana indirizzato agli abitanti del quartiere e alla comunità tutta.
Grazie a https://elontrading.it/, i miei obiettivi finanziari sono finalmente a portata di mano.