30 Mag “Il Poeta ha inventato i nomi”: il progetto speciale per i 10 anni dalla morte di Franco Scaldati
Al via giovedì 1 giugno allo Spazio Tre Navate dei Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo, Il Poeta ha inventato i nomi, il progetto dedicato a Franco Scaldati nel decennale della sua scomparsa.
Vincitore del bando per i Progetti Speciali del Ministero della Cultura il progetto è promosso dall’Associazione Babel, Compagnia Franco Scaldati, Teatro Metropopolare e Lumpen, con la direzione artistica di Melino Imparato (Compagnia Franco Scaldati), la curatela di Giuseppe Provinzano (Babel, capofila del progetto ed ente gestore dello Spazio Franco dei Cantieri Culturali alla Zisa) e coinvolge nell’ideazione anche la regista Livia Gionfrida della (Compagnia Teatro Metropopolare di Prato) e l’Associazione Lumpen diretta da Franco Maresco.
Un progetto che, oltre al prestigioso riconoscimento ministeriale ha suscitato l’interesse dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Palermo e dell’Assessorato ai Beni Culturali e all’Identità Siciliana della Regione Sicilia, con i quali è iniziato un dialogo per prevederne un sostegno e una migliore diffusione delle attività.
Il primo evento speciale che apre il programma é Notturno Scaldati, una maratona che rende omaggio l’1 giugno (a 10 anni esatti dalla prematura scomparsa) al suo grande drammaturgo e poeta, con un evento gratuito e aperto a tutta la Città di Palermo che coinvolge artisti di teatro e non, intellettuali, musicisti che hanno conosciuto e lavorato con il drammaturgo e poeta, che ne hanno affrontato l’opera o semplicemente ne riconoscono la grandezza e la portata universale del suo lascito.
A partire dalle ore 21.00, oltre trenta artisti si alterneranno sul palcoscenico come in una jam session, tra performance, letture e video proiezioni, che restituiranno un’immagine dell’artista. Per un viaggio notturno nell’immaginario scaldatiano con (in ordine alfabetico) Chadli Aloui, Giada Baiamonte, Gaspare Balsamo, Serena Barone, Gino Carista, Domenico Ciaramitaro, Gabriele Cicirello, Giuseppe Cutino, Luigi Di Gangi e Ugo Giacomazzi, Paolo Di Piazza, Domenico Di Stefano, Sebastiana Eriu, Giuseppe Farina, Livia Gionfrida, Melino Imparato, Giuseppe La Licata, Alessandra Leone, Valeria Sara Lo Bue, Valentina Lo Duca, Fabio Lo Meo, Youssif Jaralla, Simona Malato, Giuseppe Massa, Egle Mazzamuto, Dario Mangiaracina, Margherita Ortolani, Rosario Palazzolo, Sabrina Petyx, Anton Giulio Pandolfo, Picciotto, Giuseppe Provinzano, Vito Savalli, Etta Scollo, Angelo Sicurella, Padre Scordato, Giuseppe Tarantino, Guido Valdini, Tobia Vaccaro, Paolo Valentini E i contributi video di: Mario Bellone, Umberto Cantone, Umberto De Paola e Marco Battaglia, Dario Enea, Giuseppe Galante, Franco Maresco, Enzo Vetrano e Stefano Randisi.
IL PROGRAMMA DEL PROGETTO IL POETA HA INVENTATO I NOMI
Il Poeta ha inventato i nomi, non vuole soltanto celebrare la memoria del grande poeta e drammaturgo palermitano, ma vuole diffondere la sua opera e i suoi testi – molti dei quali restano ad oggi per lo più inediti- e promuoverne il metodo di lavoro soprattutto tra le nuove generazioni, sostenendo la ricerca teatrale attorno alla sua opera con laboratori e focus ed eventi speciali. Una disseminazione nel tempo e nello spazio, con riverberi sia a livello nazionale che internazionale, grazie ad una fitta rete di partnership che ha ramificato le sue collaborazioni in fase di ideazione.
Il progetto speciale ci permette di accostarsi al teatro di Scaldati in maniera profonda, ed esplorare il suo immaginario e la sua poetica, partire da alcuni testi per incontrarne altri, prendersi il tempo e la cura di una ricerca necessaria senza la costrizione della produzione a tutti i costi da cui siamo spesso soffocati, diffondere la sua opera incontrando anche lo stupore, la curiosità e l’interesse di chi incontra per la prima volta l’opera di Franco Scaldati. Dichiara Melino Imparato, direttore artistico.
Un progetto articolato, dichiara Giuseppe Provinzano, curatore del progetto, che si compone di diverse azioni e attività trasversali che si svilupperanno fino al prossimo dicembre, e che vuole essere speciale, fedele all’universalità della scrittura e all’inetichettabilità del teatro di Scaldati, fuggendo le comuni definizioni e categorie, senza limitarsi alla creazione di un mero cartellone di spettacoli ma mirando piuttosto a una diffusione capillare dell’opera di Scaldati in tutta Italia, con la ferma volontà di aprire una nuova fase del rapporto con la sua l’opera, lasciare semi della sua poesia nelle nuove generazioni affinché possano germogliare e soprattutto “unire” nel nome di Franco Scaldati più generazioni di artisti.
Saranno realizzati 7 focus dedicati all’autore in diverse città italiane, che ne declineranno l’opera con momenti performativi e di approfondimento, seminari con esperti e critici teatrali, laboratori rivolti ad attori professionisti e non e presentazioni di uno o più volumi dell’Opera Omnia (ed. Marsilio a cura di Valentina Valentini e Viviana Raciti).
Mentre il “metodo Scaldati” verrà diffuso attraverso 7 laboratori in tutta Sicilia, in collaborazione con la Rete Latitudini, con artisti selezionati da Spazio Franco e dalla Compagnia Franco Scaldati. Il progetto inoltre varcherà i confini nazionali per giungere in Spagna, a Torredembarra, cittadina della Cataluña fedele a Santa Rosalia, grazie alla collaborazione con il drammaturgo Carles Marques e la compagnia teatrale El Nus Escénic che sta curando la traduzione del testo di Scaldati dedicato alla patrona.
Sarà realizzato inoltre un laboratorio itinerante incentrato sulle ispirazioni shakesperiane presenti nelle opere di Scaldati, con 3 appuntamenti a cura della regista Livia Gionfrida che in questi anni ha collaborato con la Compagnia Scaldati e diretto con successo due produzioni (Pinuocchio e Inedito Scaldati). Il laboratorio seguirà la metodologia in uso per la creazione degli spettacoli diretti dallo stesso Scaldati, che consiste nella ricerca laboratoriale costante nel tempo e nello spazio per giungere a una nuova creazione originale. Su questa scia, al termine del percorso laboratoriale Livia Gionfrida realizzerà uno spettacolo inedito, che debutterà nel 2024. Nell’ideazione e cura del laboratorio sarà accompagnata da Melino Imparato, con cui già é in atto una proficua collaborazione e comunione di intenti artistici.
La mia é una ricerca linguistica, che prende sostanza da un lavoro laboratoriale che grazie a questo progetto potrà estendersi e svilupparsi in diverse regioni italiane consentendomi di incontrare nuovi interpreti, che daranno voce all’ opera di Scaldati. Dichiara Livia Gionfrida.
Altro percorso di ricerca sarà quello curato da Giuseppe Massa, Margherita Ortolani e Giuseppe Provinzano che opereranno a 6 mani sul testo Indovina Ventura per esplorarne il potenziale musicale e declinarlo nei linguaggi scenici contemporanei che caratterizzano i percorsi dei 3 registi. Un percorso laboratoriale che si muoverà per momenti di ricerca paralleli e altri di stretto confronto tra i 3 registi e che vedrà la collaborazione attiva di musicisti quali Serena Ganci e Dario Mangiaracina (La Rappresentante di Lista) e altri musicisti palermitani, e finalizzato alla creazione di 3 performances tra teatro e musica a comporre un’opera unica che esplora più piani linguistici. E’ inoltre prevista la realizzazione di una nuova edizione di Santa e Rosalia a cura della Compagnia Franco Scaldati, la performance Le Risate degli Angeli a cura di Livia Gionfrida e l’incontro tra Etta Scollo e la Youth Orchestra del Teatro Massimo, attorno alle composizioni musicali che l’autrice siciliana ha realizzato ispirandosi all’opera scaldatiana.
Completa il programma la sezione audiovisiva del progetto, a cura dell’Associazione Lumpen, che prevede una mostra fotografica e multimediale su Franco Scaldati a cura di Valentina Greco e Francesco Guttuso e una rassegna cinematografica a cura di Umberto Cantone e Franco Maresco.
La Mostra sarà realizzata in due momenti durante l’anno: l’inaugurazione è prevista per il 7 luglio nell’ambito delle Orestiadi di Gibellina (sino al 5 agosto) e a settembre arriverà a Palermo al Centro Internazionale di Fotografia “Letizia Battaglia”. L’esposizione ripercorrerà la vita e il teatro di Scaldati a partire dall’infanzia fino alle ultime apparizioni in palcoscenico. L’attività di Franco Scaldati, in eterno dialogo con le immagini della sua Palermo, città che malgrado i gravissimi problemi legati alle guerre di mafia, viveva, in quegli anni, un ricco periodo di fermento culturale e artistico. Fotografie dagli archivi fotografici di autori selezionati allestite in maniera dialogica con installazioni video con materiali di repertorio e di nuova produzione. Un percorso non cronologicamente determinato accompagnato da contributi di autori che hanno indagato con prospettive diverse l’immaginario poetico di Franco Scaldati.
La rassegna di cinema vuole declinare l’immaginario di Franco Scaldati e la sua poesia con un programma di 6 film che valorizza la naturale consonanza tra la forma Scaldati e la forma cinematografica per evocare l’ispirazione filosofica e la qualità poetica del grande drammaturgo siciliano.
Sin dalla sua nascita l’associazione Lumpen è legata a Franco Scaldati, grazie anche al rapporto che il Poeta ha sempre avuto con il direttore artistico Franco Maresco. Non a caso lo stesso gruppo di lavoro ha collaborato anche alla realizzazione del documentario “Gli uomini di questa città io non li conosco- Vita e teatro di Francc Scaldati” di Franco Maresco. Con questo progetto continueremo su questo percorso. Dichiara Francesco Guttuso, Associazione Lumpen.
In ultimo, l’ideazione del Premio Franco Scaldati che vorrà individuare a partire da quest’anno (e negli anni a venire) un nuovo autore (del teatro, del cinema e della letteratura ecc) capace di dare un contributo poetico e in controtendenza alla cultura contemporanea attraverso la propria scrittura. Mentre resta vivo l’auspicio che le istituzioni cittadine possano intitolare uno spazio teatrale della città a Franco Scaldati.
IL POETA HA INVENTATO I NOMI
10 ANNI DALLA MORTE DI FRANCO SCALDATI
Progetto a cura di: Associazione Babel/Spazio Franco (capofila)
con Compagnia Franco Scaldati, Lumpen e Teatro Metropopolare
Curatela: Giuseppe Provinzano
Direzione artistica: Merlino Imparato
con: Livia Gionfrida, Franco Maresco, Giuseppe Provinzano
con il sostegno del Ministero della Cultura
Assessorato ai Beni Culturali e all’Identità Siciliana – Regione Sicilia
Assessorato alla Cultura – Comune di Palermo
Partner:
Teatro Biondo di Palermo, Teatro Mercadante di Napoli, Istituto per il teatro e melodramma della Fondazione Giorgio Cini di Venezia, Università Cà Foscari Di Venezia, Casa Editrice Marsilio, Accademia delle Belle Arti di Palermo, Università la Sapienza di Roma, Cantieri Culturali alla Zisa Latitudini, Teatro Biblioteca Quarticciolo, Mercurio Festival, Centro studi Sinibald (Torredembarra-Spagna)