26 Apr CENTOVENTISEI
di Claudio Fava ed Ezio Abbate
drammaturgia, scene e regia Livia Gionfrida
con David Coco, Naike Anna Silipo, Gabriele Cicirello
assistente alla regia Giulia Aiazzi
disegno luci Alessandro Di Fraia
produzione Teatro Stabile di Catania – Teatro Biondo Palermo
Protagonista silenziosa di questa insolita pièce, che si dipana tra cronaca, dramma sociale e commedia dell’assurdo, è una Fiat 126, che la mafia decide di rubare per compiere un attentato, uno di quelli tristemente passati alla storia.
Livia Gionfrida, regista e dramaturg, dirige e riscrive “Centoventisei” dal testo di Claudio Fava ed Enzo Abbate. Lo spettacolo racconta da una prospettiva inedita, minima, addirittura sarcastica, uno degli eventi più importanti della storia italiana dell’ultimo trentennio. Lo fa disegnando le personalità dei “pesci piccoli” dei clan mafiosi, la cui quotidianità si rivela pian piano come l’assurdo terreno su cui si gioca la strategia stragista del ’92 .
NOTE DI REGIA
“Un racconto che parte da una delle pagine più cupe e feroci della nostra storia italiana e siciliana, per sfuggirne in una direzione allucinatoria e visionaria. In una notte palermitana che sembra non finire mai, le storie dei tre protagonisti, Gasparo, Cosima e Fifetto, si intrecciano con quella della Fiat 126, in un conto alla rovescia in cui tutto sembra essere già scritto. Una storia che ci parla di morte e di vita, che attraversa la cronaca per trasfigurarsi in favola. I personaggi, umili pupiddi manovrati da un destino di nascita, sembrano parlare ad un autore silente, un confessore che forse è anche puparo e si diverte con le loro vite mentre loro scalciano e provano alla fine a ribellarsi, alla ricerca di una redenzione nell’amore.”
Livia Gionfrida
RASSEGNA STAMPA
Intervista Tg3 – Chi è di scena
Recensione Simonetta Trovato – Il Giornale di Sicilia