Ecco le motivazioni di questo riconoscimento:

A Livia Gionfrida il premio “Radicondoli per il teatro” alla memoria di Valter Ferrara per l’utilizzo dello schermo animato nello spettacolo “Gioia”. Nelle tante possibili funzioni di video e tecnologie in scena, esperienze performative per paesaggi, racconto e memoria, Livia Gionfrida ricerca altre vie, fino alla proiezione/ sperimentazione del flusso di coscienza non solo dei personaggi (la madre, il figlio Gioia), ma anche della vicenda stessa, frammenti disordinati di suggestioni emotive tra disegni infantili dai tratti grezzi e potenti e sacralità popolare. Cosi per il bue e l’asinello, immaginario collettivo del presepe, o i segni astratti mobili mescolati a parti di corpo umano e animale, condivisione d’appartenenza alla terra.

C’è una forte corrispondenza tra quanto avviene sulla scena e le proiezioni video alle spalle, sul fondo. Il nucleo della storia (la morte del figlio, povero pane all’inizio) si arricchisce emotivamente di simboli nell’evocare insieme la nascita e la crocifissione del Cristo, ma anche Pinocchio, burattino infelice. Gli elementi sconnessi in parte, non immediatamente decifrabili, graffiti su parete nera, passano velocemente, in analogia forse anche con le parole in dialetto siciliano, che, chiare nell’insieme, conservano una loro verità parzialmente segreta”